Pallavicini22

Marco Bravura

Per quindici anni mi sono coricato presto la sera

17 dicembre 2022

La Mostra

L’evento dedicato a Marco Bravura e curato dal critico Luca Maggio segna l’ottavo e conclusivo appuntamento della rassegna musiva che lo spazio espositivo Pallavicini22 da oltre un anno e mezzo sta dedicando ai protagonisti storici del mosaico contemporaneo di matrice ravennate.

A differenza delle esposizioni precedenti, in questa sarà proprio l’artista, presente sabato 17 dicembre dalle ore 17:00, in conversazione col curatore, a “fare la mostra”: prevedendo anche interazioni col pubblico, verrà ripercorso l’iter creativo di Bravura, a metà fra “una sorta di incessante e seducente inno alla vita e un aspetto più critico e sociale, talvolta non privo di ironia”, concentrandosi in particolare sugli ultimi produttivi quindici anni russi, cui fa riferimento il titolo proustiano scelto dall’artista stesso. 

L’artista

Marco Bravura (Ravenna, 1949) dopo il diploma dell’Istituto Statale d’Arte per il Mosaico Gino Severini, completa la sua preparazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, città dove vive e lavora per alcuni anni. Ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero, incluso la Biennale di Venezia (2011) e la IV Biennale d’Arte Contemporanea di Mosca. Suoi lavori figurano in musei, varie istituzioni, banche e collezioni private in Europa, Russia, Stati Uniti. 

Nomade convinto e praticante, Marco Bravura ha vissuto e vive principalmente dove ha uno studio, un laboratorio-officina, lo spazio casa-bottega vecchio stile. Uno studio dove il tempo del lavoro diventa tempo del piacere di vivere creando e facendo: lo studio è dovunque lo ha portato il percorso. In Russia, l’ultimo in ordine di tempo, con un sentire spesso rivolto a Oriente, sia Medio Oriente, il Libano di Ardea Purpurea e della scuola di mosaico da lui creata, o quello più lontano, quale l’India.  

Allargare gli orizzonti visivi ed emotivi, conoscere per capire come le differenze non siano altro che ricchezze offerte liberamente: è uno stile di vita, quello di Bravura, perseguito senza troppe soste, dagli anni giovanili alla maturità, sorretto e spinto principalmente dalla voglia di libertà, unica vera condizione irrinunciabile per una vita di scelte e consapevolezza.

Vive e lavora tra Tarusa ( Russia ) e Ravenna.

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