Aleksandra Miteva
dal 30 settembre al 2 ottobre 2022
La Mostra
Con l’esposizione di queste sue opere pittoriche, Aleksandra Miteva compie il superamento della formazione classica acquisita presso il liceo artistico di Skopje in Macedonia, mettendo a frutto quanto ha potuto sperimentare presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, esperienza che l’ha condotta a una originale crescita sia in termini personali che professionali.
La sua ricerca quasi informale consiste nell’esplorazione della natura del sentimento dell’assenza, laddove il concreto perde ogni sua forma.
Attraverso gesti forti e calibrati, l’artista plasma la superficie della tela immergendosi interamente in questa, in comunione e unità con essa e con i colori così intensamente vissuti. In questo modo, da questi suoi dipinti emerge un contrasto acceso fra il materico e la leggerezza del supporto.
In alcuni quadri gioca creando una nuova pelle alla tela, usando miscele di terra, sabbia e segatura e al contempo, in altri, è come se sfidasse la leggerezza della garza, accostando un colore denso a uno più liquido e semitrasparente. Le sue pennellate, espressivamente pungenti e nello stesso tempo controllate, suscitano abilmente quel sentimento di mancanza – l’assenza evocata sin dal titolo di questa mostra – che non va associato solo a una persona, ma può essere anche mancanza di un certo stato d’animo o di un luogo.
“Un dipinto non è un’immagine di un’esperienza; è un’esperienza.” Mark Rothko
L’artista
Aleksandra Miteva è una studentessa macedone presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. È nata a Shtip, in Macedonia, il 14 aprile 1997. Attualmente vive a Ravenna. Nel 2016 si diploma in pittura presso il Liceo Artistico Lazar Licenoski a Skopje in Macedonia con il massimo di voti e vince il “Premio di migliore studente nella generazione 2012/2016”. Lo stesso anno si iscrive al triennio di primo livello di mosaico e arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Nel 2017 vince il premio “I tarocchi secondo Ravenna” con la sua opera “La Papessa”. Lo stesso anno partecipa a quattro mostre collettive: “Volti” a cura di Daniele Carnoli presso la galleria Il Coccio a Ravenna; “Equidistante dal centro” a cura di Emanuela Bergonzoni e Mirella Cisotto Nalon nell’Oratorio di San Rocco a Padova; “Luoghi” a cura di Andrea Chiesi nello studio Om Studio a Modena e “Fabulae” presso la Biblioteca Classense di Ravenna. Contemporaneamente, vince il secondo premio al concorso di pittura “La bellezza vissuta” a Russi (Ra) ed entra a far parte del progetto “Visibile” presso Artificerie Almagià, sempre a Ravenna.
Nel 2018 partecipa al concorso “1502- Premio giovani artisti” e in seguito espone alla galleria Wundergrafik a Forlì.
L’anno seguente vince il premio speciale per “I tarocchi secondo Ravenna” con il suo mosaico intitolato “La Fortuna”. Realizza la sua prima mostra personale “HERMAPHRODITE” a cura di Bruno Bandini presso lo spazio espositivo Puntoincomune, in Piazza Farini, a Russi. Partecipa alla Biennale di Monza a cura di Daniele Astrologo, presso la Villa Reale di Monza; fa parte della Xll Biennale dei giovani artisti della Romagna-RAM 2019 a cura di Elettra Stamboulis al Museo Mar a Ravenna; espone sia alla XlV Edizione PNA, Premio Nazionale delle Arti 2019, presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, sia al Premio PAS a cura di Paola Babini presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Sempre durante lo stesso anno, partecipa anche ad altre collettive: “Antropomorfosi” curata da Maria Rita Bentini e Nicola Cucchiaro presso la Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna; la mostra dell’artista e docente Andrea Chiesi insieme agli studenti presso Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna; “Incursioni” a cura di Paola Babini per la Biennale di mosaico 2019 presso la Manica Lunga della Biblioteca Classense di Ravenna; “Mostra Arte e Design per la tutela ambientale” presso la Fondazione Pescarabruzzo a Pescara; infine “CORPO a CORPO” in occasione della Trilogia d’autunno, a cura di Maria Rita Bentini e Nicola Cucchiaro presso il Teatro Alighieri di Ravenna.
Nel 2020 si laurea con il massimo dei voti (110 e lode) e si iscrive al biennio di secondo livello di mosaico presso l’Accademia di Ravenna, tenendo al contempo laboratori di mosaico e lavorando su commissione privata.